In questo momento Colonia é impazzita per il Carnevale.
In ogni angolo si grida "Kölle Alaaf" e tutti, ubriachi o meno, sono vestiti con i colori di Colonia e con le maschere piu fantasiose.
Ma non come a Venezia dove il lusso delle maschere regna padrone. Qui il motto é "diverso dal quotidiano" e le differenze sociali e di ogni genere si annullano.
Un vero caos.
Sebbene io sia il tipo che ama starsene chiuso in casa, e neanche guardare la bolgia che vi é all'esterno, oggi mi trovo a casa di Mr. H e abitando lui in pieno centro e la prospettiva é differente.
Per strada in questo momento sta passando il corteo di carnevale.
La musica house-dance che in questo momento si sente dagli altoparlanti di Mr. H é inframmezzata da grida esterne e da suoni di tamburi.
Una combinazione surreale che solo Colonia sa offrire.
Quest'anno il Carnevale ha un sapore diverso, in mezzo alla bolgia, alle persone che hanno nelle vene spesso una proporzione 1:1 tra sangue e alcol, colgo uno spirito che fino ad ora mi era sfuggito.
Il sentimento che puó suonare triste e tragicomico del carnevale é in profondo un inno alla spensieratezza.
Sotto Karneval é quasi tutto permesso, é il periodo delle eccezzioni e del "fuori dalle regole". Dove é ancor piu facile scambiare due parole con lo sconosciuto vicino.
Dove le usanze e le tradizioni del "laissons faire" prendono il soppravvento sul senso comune del moderno "savoir faire". Le persone si radunano in gruppi, si vestono con un tema comune. Non é una festa di singoli individui, é una feste che celebra la gioia di esistere e si celebra stando uniti.
Una vera festa pagana e un tributo alla vita.
Come ho appena detto a Mr. H, il prossimo lo si vivrá dall' interno! Abbiamo appena un anno per pensare ai vestiti! :-)
Kölle Alaaf!!!!!
xxx
Ted.